Castellinuzza, mezzo millennio di Chianti
Dal 1570 - dice - la famiglia Cinuzzi produce vino nel cuore del Chianti più Classico. La dimensione contenuta e la vocazione all’artigianalità fanno di ogni flacone a firma Castellinuzza un piccolo rubicondo diadema di toscanità: qui il 2016 Chianti Classico DOCG.
In particolare questo vino esplode un colore folgorante di rubini della più bell’acqua, lieve la sfumatura amaranto e il tratto granato vivace all’unghia.
Dinamico almeno altrettanto il “boquet” come non si può piu dire, pena dita puntate con accuse di vecchiezza: eppure qui il tocco floreale è diritto, il frutto rosso - di marasca - è penetrante, l’uscita balsamica è convincente in un gesto di straordinaria freschezza che fa dimenticare il millesimo di targa.
Il sorso coerente cammina in perfetta copia aggiungendo un tannino ricamato ma senza lezio, anzi con il garbo un po’ ritirato delle campagne di Greve, al tramonto, quando la luce di taglio infonde dimensioni sconosciute ai declivi.
Lo berresti con grigliate, con pasteasciutte condite, con paste fresche ripiene: ma anche con un solido cacciucco fatto a regola d’arte.
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