Coeur de Meléze 2015, Rosso Valle d'Aosta di Didier Gerbelle
Sali la Valle e passi Augusta Praetoria, Aosta al secolo, e ti inerpichi verso la La Salle. Incontri duemila anime di Aymaville, tra cui il Nostro.
Didier coltiva meno tre ettari di vigneto sopra i 600 metri e ne spreme una diecina di etichette schiettamente valligiane, da contare a mnciate di bottiglie cadauna.
Questo "Cuore di Larice" è un curioso blend di uve più o meno oscure a noi umani. Certo il mio personalissimo Nume valligiano Fabrizio Gallino li citerebbe a menadito: Fumin e Petit Rouge ci dicono, ma Vuillermin, Mayolet e Neret non proviamo nemmeno a riconoscerli tanto sono misteriosi quaggiù nelle piane.
Vale invece invece la pena, e assai, di calarsi un bicchiere di questo Rosso infilato nella scombiccherata DOP Valle d'Aosta che esplode subito il cuore oscuro, in cui orizzonti balsamici spengono camini di case antiche, muri di pietra e tronchi d'alberi, con una grazia rustica e seducente.
Ecco: la grazia: che tracima, allaga e sequestra il sorso, clamoroso in apertura e più ispido in seguito. Dibattuto tra bella espressione d'acol, oltre i 14°, il tannino svelto e il finale in corda doppia.
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