Tra le numerose referenze di questa grande azienda chiantigiana spicca questa Gran Selezione che - assieme all’altra GS “La Corte” - ne rappresenta il vertice chiantistico. E con buona ragione.

Il Picchio è il figlio diletto di un vigneto unico di poco piu di 4 ettari nella zona di Greve, baciato da una bella esposizione a mezzogiorno. Sangiovese, e un saldo di Colorino, che brillano alla luce di un rubino brillante, al punto di apparire quasi vergato di pagliuzze dorate. Appena più oscuro il cuore, preziosamente ammantato da una mano che par velluto. 

Il bicchiere fatica a trattenere il trionfo di profumi che l’investigatore appassionato potrà esplorare in liste lunghe e complesse, a prova di fantasia creativa: se sei interessato ad accostare una pernice, un piccione o un germano che sono i suoi compagni di viaggio ideali, ti accontenterai di apprezzarne l’aristocratica precisione, tesa attorno ai varietali e qualche velatura drammatica, fino ad un esito quasi balsamico: durevole, elegante, reboante a tratti, armato di un passo di squassante agilità.

E ne godrai il sorso, perfettamente copiato sulle sensazioni, dove non manca la fibra slacciata in una caparbietà nervosa che non s’arrende a liberare il finale, e ne trattiene il termine a lungo. 

Un versione di Chianti Classico del Gallo Nero non privo di impunture formali, ma vigoroso nel librarsi nel mondo della levità e della finezza.