Le tavole spesse a Genova sono Toe Drue
Dice che all'inizio del '900 era il posto di ristoro degli operai dei cantieri navali, gente di ferro e ghisa e acciaio. Poi il passare del tempo, le intemperie - brutta l'alluvione del '10, che tanti danni fece - e delle cose, e oggi Toe Drue è un'Osteria non priva di fascino, decentrata, e sempre in vista di imponenti strutture industriali.
Ci vanno il colto e l'inclita a farsi vezzeggiare da un Oste con anche la S majuscola, che la O viene di default: ti mostra le vivande con la lavagna, e ti parla di vino come se l'amasse, in quanto l'ama.
Prendi il terzetto con un ottimo Brandacujun e le acciughe croccanti, prendi un Cappun Magru saporito - e i contorni sfilacciati, ma va bene - dei mandilli al pesto che valgono il viaggio, lo stocco che sa di stocco.
Un sorbetto al bergamotto, per rasserenare.
Ci si sta bene, sarai trattato bene, e ti ricorderai delle "tavole spesse": perchè sono proprio più alte della norma, e ti rifocilli un po' aggrappato come se fossi seduto sulle seggioline dei sette nani. Ma è bello.
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