Penne con la teriaca
La teriaca (dal greco θηριακή thēriakḗ, è una delle medicine più antiche, tra il mistico e il misterioso: si fa risalire la sua origine a Mitridate e al suo medico, quel tipo che assumeva dosi crescenti di veleno per acquisire l'immunità. Un "pestone" di 64 - o 377 o 1000 - ingredienti tra cui corna di cervo, carne di vipera e cetera. La si usava come rimedio totale universale, e ovviamente rimediava ben poco: ma tant'è della Teriaca come farmaco.
Oggi ne rimane un'intepretaziokne piuttosto schietta in Venezia, dove la polvere di teriaca, forse non piu pestato in mortaio, resta un prodotto considerato medicinale e venuto in genere nelle farmacie. Questo ne aumente l'aura romantica, ma in realtà è un pesto di erbe varie. Quello che usiamo noi oggi, facilitato dai giovini probi GP e Samuele del Riviera Venezia, condurango, curcuma, enula, galanga, malva e mirra. Per chi sa cosa sono.
Ho fatto le penne a modo mio: scaldato l'olio con aglio schiacciato e peperoncino sottile, ho buttato le penne e le ho fatte colorare da crude, tostandole come un risotto: poi ho aggiunto tre mestoli d'acqua bollente e ho tirato a cottura. Sul finale teriaca, olio e quattro o cinque piselle per contrasto all'aria vagamente "curryesca" della Teriaca.
Nel bicchiere un bianco friulano di Friulano.
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