Spaghetti fatti in casa, pomodori infornati e pancetta
Preso da irrefrenabile compulsione desidero fare gli spaghetti da me. Prendo una bella semola rimacinata e la impasto con il 42% d'acqua, circa. Non uscirà una palla "liscia e compatta" come siamo abituati a vedere con la pasta fresca, ma una cosa sabbiosa e grumosa un po' inquietante. Ma: keep calm and make spaguetti.
Ho usato l'estrusore della Kitchen Aid da applicare in testa alla planetaria. Una coclea che spinge lentamente ma con molta forza l'impasto nella trafila di teflon. Inizio un po' per volta, premendo con il pestello. Faccio scendere gli spaghetti, taglio con il filo apposito e li adagio sul piano infarinato fino a terminare l'impasto. Spolverizzo con altra semola e lascio asciugare per qualche ora.
Inforno i pomidoro: ciliegini tagliati in quattro e massaggiati con olio, sale e uno zic di zucchero. Li mando a 75° per il tempo che mi resta.
Al momento giusto trito la pancetta e la faccio scaldare nella della con un cucchiaio d'olio e due spicchi d'aglio in camicia. Calo gli spaghetti in acqua salata che deve essere molto abbondante e molto bollente, che non scenda sotto il punto a contatto con la pasta. Assaggio il punto di cottura, li travaso in padella, unisco i pomidoro e gli spaghett. Salto tutto, con olio e uno zic di peperoncino.
Mando in tavola con il Bianco Faye di Pojer e Sandri.
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