Nella fintissima propaggine di Portoverde - tra MIsano e Riccione - dove tutto è disegnato a due dimensioni prima di acquisire la terza in un paesaggio di lunare spersonalizzazione, proprio con i piedi nella sabbia s'apre questo ambiente fulminato di colori bianchi che si può a ben vedere catalogare nell'epigramma della romagnolesità.
Arrivi e uno scroscio di buonasera ti accoglie, e nessuno dei sorrisi che intuisci sotto le mascherine ti pare acrobatico: sono tuttti confenti di vederti e sinceramente convinti di farti passare un'ottima serata. L'inclinazione al buonumore e alla serenità e alla comodità e alla confortevolezza traspare e contagia. In una domenica d'inizio primavera senza l'ausilio dell'ora legale si cena ancora la buio, ma il mare lo intuisci li di là, anche per la curiosa nebbioletta che s'alza non richiesta a mezza serata.

Gli uomini (e le donne) di sala evoluiscono con metronomica precisione e si eclissano esauriti gli offici: mentre traffichi con la vasta carta ti senti di prenderti il tempo che t'occorre, ma al primo cenno di sopracciglio eccolo con il taqquino in mano, suggerimenti convincenti a nastro.

I nomi dei piatti alla categoria primi sono seducenti assai, li vorresti prendere tutti: ma l'anziano metabolismo ti impone una selezione. Eppure non sono le "minestre" - come si chiamano da noi - a battere il tempo della cucina ittica de Le Vele. La zuppetta di canocchie con i quadrucci - piccolissimi - servita come entrata di benvenuto scorre via così come la granseola, mentre sono i piatti principali a lasciare il miglior segno: una cotoletta di rombo succosa nella pelle croccante, una formidabile razza custodita da una panatura d'oro.

Pure la cucina fa rima con Romagna: ritrattati e nobilitati tutti i punti fermi della Riviera scorrono, dalla pasta all'uovo ripiena, ai sapori generosi, alle grassezze dispensate senza micragna, ai sapori larghi e avvolgenti.
Prenotatissimo, frequentatissimo, una bella sintesi del modello di ristorazione "orgogliosamente commerciale" priva di affettazioni atteggiate, comprensibile e benaugurante, le Vele rappresenta un modello di ristorazione credibile e di successo che non cede il passo a compromessi della qualità della materia prima nè alla centralità dell'avventore, qui sempre e sempre più "cliente".