Pesce vecchio fa buon brodo
L'invito è di quelli che ti acchiappano: Don Antonio a Parma organizza una serata per indagare le delizie del pesce dry aged. E dal popolo si levano gridi: È una moda! È una moda! Ma io non ne so abbastanza, quindi non posso che incamminarmi sotto la pioggia dell'Oltretorrente per raggiungere il bel locale di Antonio Gianquinto, chef siciliano di famiglia di pescatori veri che manda in tavola il Mediterraneo a Parma.
La cella a zero gradi ospita una serie di esemplari magnifici: dal monumentale tonno alll'infingardo barracuda che pure assaggeremo.
Il momento dell'assaggio dei pesci "affinati" in purezza è coinvolgente: profumi delicati, finissimi e "laterali". Escono sentori balsamici, vegetali, resinosi che si avviluppano al sano e corroborante profumo del pesce fresco. L'assaggio offre altre chiavi di lettura, sia nelle consistenze che nei sapori, governati dall'eleganza. Magnifiche cernia e ricciola, memorabile il tonno rosso, ma la vera sorpresa è la gallinella che diventa un assaggio addirittura prezioso. Da 15 a 20 giorni, per pescare - letteralmente - in un mare di sapori sconosciuti.
Alcuni piatti in degustazione sono sempre presenti nella carta del locale: Street Food Palermitano; Sarà Tonno?; Ricordo di pantelleria; altri dedicati alla serata.
Immancabile la sicilianissima brioche con il tuppu e la granita di limone vero vero.
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