Spaghettoni con le fresche alici, e la sabbia di pane
La cosa nojosa è la pulizia delle alici fresche, che devono essere fresche ma fresche: il pesce azzurro di piccola taglia va consumato entro le prime 24 ore e soffre il gelo. Quindi, ora che le abbiamo tra le mani le puliamo velocemente staccando la testa tra pollice e indice, infilando il dito nel cavo addominale, separando i filetti ed eliminando la lisca. Le mani odoreranno di pesce per due o tre anni, ma ne vale la pena.
Terminato tutto mettiamo da parte lavando brevissimamente, e al solo scopo di far scendere i cascami.
Ungiamo una padella con olio d'oliva e facciamo cadere del pan grattato con un po' di polvere di curry. Facciamo tostare e asciugare poi mettiamo da parte.
Lessiamo gli "spaghettoni" per qualche minuto, poi li passiamo ancora nervosissimi in una padella in cui abbiamo scaldato olio e aglio. Li teniamo tirati, aggiungendo un po' di acqua di cottura poco a poco, fino a cottura al dente. Buttiamo le alici tritate grossolamente, un po' di peperoncino fresco, aneto fresco tritato, i pinoli non tostati, e facciamo andare un paio di minuti, aggiungendo un po' d'olio crudo.
Mi sentirei di berci dietro robe siciliane, i vini di Nino Barraco o Francesco Guccione.
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