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Con-dire, la passione svelata

Con-dire, la passione svelata

Con-dire mag: un nuovo food magazine serviva per davvero?

Ma c'era davvero bisogno di un altro magazine dedicato al settore del cibo? Assolutamente no!

In un mondo in cui tutti ne parlano, tutti ne scrivono, tutti emettono sentenze, giudizi, tutti lo fotografano. Il cibo è diventato uno degli argomenti tra i più di moda, attorno a cui ci si confronta, fino ad arrivare a delle vere e proprie "guerre" basate su esperienze personali e opinioni spesso senza alcun fondamento.

Quindi NO: non c’era bisogno di aggiungere caos al caos.

Il cibo però è qualcosa che dovrebbe divertire, nutrire, appagare. Ciò che ci fa sopravvivere; è uno degli elementi su cui riflettere per quel che riguarda anche il nostro impatto sul pianeta terra: per la sua produzione e trasformazione.

Ma perché lo si approccia in modo così semplicistico? O con scopi meramente narcisistici?

Quella legata alla produzione del cibo, alla sua trasformazione, ma anche al suo consumo è una vera e propria scienza, che pone le proprie basi in diverse discipline. L'assaggio stesso è una vera e propria scienza, che richiede studio, conoscenza e un discreto allenamento, non per riuscire a ingurgitare quantità notevoli di cibo, ma nell'ottica dell'imparare a riconoscere sapori, aromi, il funzionamento dei nostri sensi e di come il nostro cervello interferisce nella "lettura" e interpretazione delle informazioni che essi stessi ci inviano.

Forse sono proprio questi aspetti, quelli più complessi e per la cui comprensione si richiedono anni di studio, tanto tempo e impegno, che vengono spesso messi in secondo piano: tutti mangiamo, tutti sappiamo scrivere (o così ci dicono), tutti abbiamo uno smartphone. Ergo: tutti ci sentiamo nella posizione di poter parlare di cibo, di esprimere giudizi e sentenze, spesso anche molto dirette, dure e taglienti, quanto false, poco precise o parziali. Ci ergiamo a giudici affidabili e, tra gli operatori del settore, si continua con il dibattito fine a sé stesso sulla critica, sulla parzialità. In sostanza, si investono energie in uno scambio  che danneggia la corretta comunicazione e alla percezione del settore intero. Una gara a chi è più puro, a chi giudica meglio. Dimenticando l’altra faccia della medaglia: la formazione, l’approfondimento, l’umiltà di “sapere di non sapere” cit. che necessariamente porta al confronto. E lo sappiamo, solo il confronto ci aiuta a crescere.

Lo studio e l'approfondimento è quello che ci può dare la possibilità di comprendere un mondo così complesso come quello del cibo.

Con con-dire, abbiamo provato a darci diversi obiettivi, che sicuramente conseguiremo solo parzialmente perché in ogni cosa sappiamo bene che c’è un margine di miglioramento enorme. Il primo consiste nel provare a tradurre informazioni "tecniche", mangiandole, digerendole e poi proponendole a quello che vuole essere un lettore interessato e curioso, entrando nel merito e raccontando prodotti, materie prime e produzioni.

Poi ci sono anche gli assaggi, sempre tecnici, il più possibile precisi. Con un aiuto concreto a dare seguito alla lettura e poter "toccare con le nostre papille" ciò che viene raccontato. Abbiamo scelto di parlare di prodotti di alta qualità e di nicchia che si possono acquistare online, raccontandone anche l'esperienza d'acquisto. Sono ancora molte le lacune per una tipologia di commercio che può essere molto utile per il comparto, ma che vive un momento in cui ognuno fa un po' quel che vuole, causando difficoltà e brutte percezioni per il cliente finale a causa di problemi e disguidi legati ai vari aspetti del processo di acquisto. Le critiche in tal senso avranno il mero scopo di aiutare il settore enogastronomico ad approcciare il commercio elettronico con sempre più consapevolezza.

C'è anche una parte più godereccia e leggera, quella legata ai luoghi del cibo e alla cultura che ruota attorno a un piatto, all'interpretazione creativa di un prodotto o materia prima e agli stessi luoghi in cui il cibo viene prodotto o servito.

Infine, un punto fondamentale è il cercare di apprezzare e godere della bellezza che ci circonda: ne siamo innamorati.

Questo riguarda più lo stile e la metodologia: abbiamo infatti scelto di pubblicare solo materiale scritto e fotografico inedito.

Niente ripubblicazione di comunicati o notizie di cronaca. Niente pubblicità.

Pochi articoli, ma preparati con cura con l'obiettivo nel nostro piccolo (anzi piccolissimo) di dare informazioni, fare cultura e l'ambizione di poter raccontare qualcosa di interessante, nella speranza di aggiungere al mondo un briciolo di bellezza, con l’umiltà che ha sempre contraddistinto.

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