Ripasso, Secondo Marco
Stirpe di valpolicellisti veri, quella di Marco Speri, che deraglia dall brand familiare per inserguire forma e sostanza del suo progetto, Secondo Marco appunto.
Sgrondata dalle tondità esuberanti di certa produzione della Valle, tutta la panoplia di etichette della cantina di Fumane è caratterizzata da un sobrietà invidiabile, che unita alla proverbiale longevità dei vini da uve tipiche si trasforma in un monumento di compostezza e possanza integrati mirabilmente.
Questo Ripasso della Valpolicella Classico Superiore, che del 2014 ha solo l’anagrafe, rifugge da ogni descrittore di anzianità, ad esclusione forse di una sfumatura castana nel bicchiere che pure appare luminoso nei suoi toni schiettamente granati.
Profumo da genuflessione, che conduce lungo un sentiero ricco di sfumature che coniugano una certa spezia dolce al frutto rosso e blu, maturo, al tabacco, alle ciliegie sotto spirito e un altro catalogo pressochè infinito di ricordi in successione. Letteralmente sontuoso il sorso, con un attacco che appare abbraccio di carni opime, un passo cadenzato e un seguito picchiettato di tannini mano pesca. La meraviglia dell’infinito finale in cui l’alcol si dissolve in una inaspettata e folgorante freschezza.
T’immagini carni cotte bene sul ferro, ma anche formaggi vecchissimi, ma anche volaglia di spiede, ma anche piuma selvatica, in umido.
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